Il mio approccio

Come avviene il primo contatto con lo Psicologo

Quando una persona sente di avere una difficoltà a livello psicologico, riferita sia a sé che a qualcuno che gli sta vicino, può avere un primo contatto con lo psicologo. Se desidera formulare un quesito o ha necessità di avere un chiarimento rispetto ad un dubbio di natura psicologica, può chiedere un primo contatto con lo psicologo. Sarò felice di rispondere a qualunque vostra curiosità rispetto al mio modo di lavorare. Insieme stabiliremo quale è il modo migliore per iniziare un percorso insieme.

LA TELEFONATA

Il primo contatto con lo psicologo è la telefonata tra me ed il mio potenziale cliente/paziente. Solitamente dura 10-15 minuti, e non serve soltanto a stabilire la data del primo appuntamento. Esso è fondamentale per approfondire il motivo della richiesta di intervento.

Il secondo obiettivo è decidere chi convocare al primo colloquio. Alcune variabili sono utili a comprendere quale tipo di percorso sia più indicato. La richiesta riguarda chi telefona o qualcun altro? Qual è l’età e l’occupazione del cliente/paziente? Quale il problema? Quali relazioni il soggetto sta vivendo in questo momento? In base alla risposta a questi quesiti, decido come è meglio che avvenga il primo contatto con lo psicologo. E’ meglio iniziare una consultazione individuale? Oppure è più opportuno coinvolgere la coppia? O è meglio convocare tutti o alcuni membri della famiglia? Il primo contatto non deve essere lasciato al caso, proprio nell’interesse del cliente/paziente: se ben fatto, porta ad una consultazione efficace.

Nel corso della telefonata rispondo inoltre alle vostre domande e alle curiosità circa l’approccio adottato e le modalità concrete con cui si svolgono gli incontri. L’obiettivo è chiarire tutti i dubbi in proposito e mettervi il più possibile a vostro agio.

LE POSSIBILI VARIANTI

Il primo contatto con lo psicologo può avvenire anche con modalità diverse dalla telefonata. A volte alcuni clienti/pazienti preferiscono incontrarmi di persona anziché telefonarmi. In questi casi, nell’ottica di offrire un servizio flessibile ed attento alle loro esigenze, offro la possibilità di effettuare un primo breve incontro preliminare. Esso ha caratteristiche analoghe a quelle della telefonata.

Può anche capitare che alcuni clienti/pazienti desiderino scrivermi una mail. Legittimamente, si sentono più a loro agio ad avere un primo contatto con lo psicologo più indiretto. Anche in questo caso, sono sempre disponibile a rispondere ai quesiti, perché ritengo che sia importante che uno psicologo adatti il proprio modo di intervenire alle esigenze di chi si rivolge a lui. Ciò, a patto che non venga compromessa la buona riuscita del lavoro, nell’interesse del cliente/paziente stesso.

E SE NON SONO D’ACCORDO CON LA PROPOSTA DELLO PSICOLOGO SU CHI CONVOCARE IN SEDUTA?

Non è un problema! La scelta di chi convocare in prima seduta è sempre l’esito di un confronto tra me e i miei clienti/pazienti. Certo, in quanto professionista sono tenuto a proporre una convocazione che ritengo valida per iniziare ad affrontare il problema, ma il parere dei miei clienti/pazienti è di fondamentale importanza. Sono fermamente convinto che il primo contatto con lo psicologo deve essere un momento in cui il cliente/paziente si sente accolto e a suo agio. La mia proposta di chi convocare in prima seduta è sempre un consiglio orientativo, mai un obbligo.

Una precisazione non può però mancare. Qualunque tipo di prestazione psicologica e psicoterapeutica deve avvenire nel pieno rispetto della legge e del codice deontologico degli psicologi. Il codice deontologico è stato redatto dall’ordine professionale nell’ottica di offrire ai clienti una prestazione seria e rispettosa delle loro esigenze. Si tratta quindi di un regolamento scritto proprio nell’interesse dei clienti, che va rispettato fin dal primo contatto con lo psicologo.

IL PRIMO CONTATTO CON LO PSICOLOGO E LA CONSULENZA INIZIALE

La tappa successiva alla telefonata è una consulenza – che dura di solito tre incontri – il cui primo obiettivo è conoscervi personalmente. Durante la consulenza, esamino in modo dettagliato il quesito per cui vi siete rivolti a me e valuto insieme a voi qual è il percorso migliore per affrontarlo. Il primo contatto con lo psicologo, a mio parere, deve essere finalizzato ad inquadrare il problema. Questo, per evitare di intraprendere sin da subito un percorso psicoterapeutico lungo, senza averne stabilito con la maggior precisione possibile gli obiettivi. Il primo contatto con lo psicologo permette anche ai clienti/pazienti di conoscermi e di farsi un’idea sul mio modo di operare.

Oltre a ciò, il primo contatto con lo psicologo ha l’obiettivo di offrire ai clienti/pazienti le prime indicazioni pratiche per intervenire in modo efficace sul loro problema.

COME SI PROSEGUE DOPO IL PRIMO CONTATTO CON LO PSICOLOGO? CONCLUSIONE, TERAPIA O PROSECUZIONE DELLA CONSULTAZIONE?

Terminata la consultazione psicologica, tre sono le possibili strade.

  • La prima è quella di concludere l’intervento psicologico, perché sia io che il mio cliente/paziente siamo d’accordo che il problema è stato adeguatamente affrontato. In questo caso non è necessario proseguire oltre.
  • La seconda possibilità è proseguire l’intervento con una proposta psicoterapeutica. Una simile proposta viene formulata solo quando, durante la consultazione, è stato possibile chiarire il tipo di problema; formulare un’ipotesi convincente su di esso; stabilire gli obiettivi di intervento per affrontarlo; definire la tempistica. Se queste condizioni vengono soddisfatte, si procede con una psicoterapia vera e propria. Al cliente/paziente vengono esplicitate, con la maggior precisione possibile, la durata e le modalità dell’intervento. In questo modo, egli non si trova nella situazione di non sapere quanto l’intervento possa durare.
  • Se durante la consulenza non è stato possibile chiarire il tipo di problema; formulare un’ipotesi sufficientemente esaustiva su di esso; stabilire con sufficiente approssimazione gli obiettivi e la durata dell’intervento, si prosegue per una terza via. Continuare la consultazione ancora per qualche colloquio, con l’obiettivo di chiare questi punti.