Modello EIST

Psicoterapia Sistemico Relazionale, il Modello EIST

La psicoterapia che propongo è di orientamento sistemico-relazionale – modello EIST. Mi sono formato presso la scuola di psicoterapia quadriennale EIST (European Institute of Systemic-relational Therapies) di Milano. Il direttore scientifico, Valeria Ugazio, è una psicoterapeuta conosciuta a livello internazionale. E’ autrice di numerosi testi ed articoli scientifici. E’ ordinario di psicologia clinica presso l’università degli studi di Bergamo. Dopo essermi specializzato ed aver approfondito la psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, sono diventato docente presso la medesima scuola. L’attività di docente mi permette di collaborare, dal punto di vista teorico e nella conduzione di sedute di psicoterapia, con alcuni tra i migliori psicoterapeuti del panorama nazionale ed internazionale. Inoltre, insegno ai giovani colleghi la psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST.

Psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST a Saronno

Ho deciso di seguire l’approccio di psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST anche presso il mio studio di Saronno. Il mio intento di offrirne ai miei clienti le numerose potenzialità. Si tratta di un modello di intervento che coniuga l’efficacia e la capacità di arrivare direttamente al cuore dei problemi psicologici, con l’attenzione alle caratteristiche di ciascun individuo. Evito terapie standardizzate ed uguali per tutti; approfondisco le caratteristiche uniche di ciascuna persona che si rivolge a me; evito psicoterapie lunghe.

La persona secondo l’approccio sistemico relazionale

Il modello di psicoterapia che seguo si distingue dagli altri per il modo in cui concepisce la persona. Secondo la psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, la vera essenza della persona non è tanto in qualcosa che possiamo trovare dentro di lei. E’ prevalentemente nella relazione tra lei e gli altri. Il modo con cui ciascuno di noi pensa e vive le proprie emozioni, non è dunque realmente comprensibile senza tenere in considerazione coloro che ci stanno intorno. Anzi, è costruito e mantenuto proprio attraverso il dialogo con gli altri, fatto di sguardi e  gesti, prima che di parole.

Chi convocare alle sedute?

Nella psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, si può prevedere il coinvolgimento durante le sedute non solo del cliente/paziente, ma anche dei suoi familiari. Questo non significa che la proposta di psicoterapia sia unicamente di tipo familiare. Anzi, a seconda del caso, propongo ai miei clienti/pazienti percorsi individuali, di coppia o familiari.

Sono poi possibili percorsi misti, in cui parte del lavoro psicoterapeutico viene svolto individualmente, parte con la convocazione dei familiari. Tutti i percorsi avvengono sempre con l’assenso di tutti i partecipanti. L’eventuale decisione di uno di loro, compreso il cliente/paziente stesso, di non essere presente agli incontri, viene sempre compresa e valorizzata, mai criticata.

Un esempio della versatilità della psicoterapia sistemico relazionale- modello EIST

La psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST è versatile. Essa consente di trovare soluzioni creative alle difficoltà che lo psicologo incontra durante lo svolgimento della sua attività clinica professionale. Ad esempio, potrebbe capitare che un adolescente che presenta un problema psicologico, si rifiuti di partecipare alle sedute di psicoterapia che lo riguardano. Se io abbracciassi un approccio di psicoterapia che prevede sedute unicamente individuali, non potrei proporre al mio cliente/paziente e alla sua famiglia un intervento valido. Invece, grazie alla psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, ho la possibilità di effettuare un prezioso intervento preliminare con i genitori, finalizzato a comprendere le difficoltà che il loro figlio ha a partecipare alle sedute. Non è mai positivo costringere un ragazzo a partecipare contro la sua volontà agli incontri. Anzi, se le sue ragioni vengono adeguatamente comprese (e questo si può fare anche in sua assenza) spesso si scopre che possono essere pienamente valide. Le difficoltà di un adolescente non impediscono lo svolgimento di un percorso psicologico; anzi, possono fornirci informazioni fondamentali su come approcciarci a lui e al suo problema.

La psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST e l’attenzione alla diagnosi esplicativa

Un aspetto distintivo della psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, è l’importanza attribuita alla diagnosi esplicativa. Ciò significa prestare attenzione non solo alla descrizione del disturbo psicologico di un paziente (diagnosi descrittiva). Al contrario, l’attenzione è su tutti gli aspetti che riguardano il paziente, comprese le sue risorse. L’obiettivo è comprendere la situazione, per promuovere un processo di cambiamento (diagnosi esplicativa). La storia della persona, gli eventi critici e il modo con cui li affronta, e i suoi sintomi, quando presenti, sono aspetti che mi aiutano a capire quello che sta vivendo. Nella psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, si lavora per capire come tutti questi aspetti sono interconnessi tra loro. Comprenderli significa elaborare una strategia terapeutica specifica per affrontarli. Le numerose variabili presenti nella vita di ciascuna persona, portano la sua esistenza ad essere assolutamente unica ed irripetibile. Così dovrà essere la psicoterapia pensata per lei. Il percorso terapeutico, come un abito confezionato da un sarto, sarà necessariamente “su misura”.

Storia vissuta e storia raccontata nella psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST

In tutte le fasi della psicoterapia sistemico relazione – modello EIST, dedico attenzione alle comprensione delle caratteristiche del mio cliente/paziente. Lo sguardo sulla sua situazione è a 360 gradi. Le sue parole, pur essendo un elemento di fondamentale importanza, non sono il solo aspetto a cui presto attenzione. Spesso, infatti, le parole con cui il cliente/paziente descrive se stesso e quello che gli accade, non sono sufficienti a far comprendere a chi gli sta vicino la reale entità del suo problema.

Le parole, a volte, anziché aiutarlo a farsi capire, lo possono far sentire incompreso. Per questo motivo preso attenzione al modo con cui le dice, ai comportamenti che mette in atto (sia in seduta, che, soprattutto, quando è fuori, nel suo mondo di tutti i giorni). Nella psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, ci si concentra sulle relazioni che il paziente intrattiene con gli altri, come ad esempio il partner, i familiari, gli amici, i compagni di scuola o i colleghi. Ciò permette di cogliere meglio il cuore delle sue difficoltà.

Grazie a questo approccio, è possibile comprendere gli aspetti cruciali del problema portato dal cliente/paziente. Le parole con cui egli racconta la propria esperienza, ovvero la sua storia raccontata, non sono sempre direttamente collegate con ciò che egli realmente vive e che lo porta a soffrire, ovvero la sua storia vissuta.

Con la psicoterapia sistemico relazionale – modello EIST, ho l’obiettivo di rapportare la storia vissuta e la storia raccontata dal mio cliente/paziente. Lo scopo è cogliere l’essenza del suo problema in modo approfondito, ma nello stesso tempo efficace e sufficientemente breve.